Una delle tematiche più studiate e analizzate negli ultimi tempi è l’eco-sostenibilità. Questo argomento è diventato centrale non solo negli ambiti accademici, ma anche e soprattutto negli ambiti tecnici e pratici. È sempre più chiaro, infatti, il legame indissolubile tra l’uomo e l’ambiente circostante, che è indispensabile preservare nell’ottica di garantire un futuro vivibile sul lungo termine. Se da una parte le tecnologie moderne sono sempre più numerose e avanzate, dall’altra parte rischiano, infatti, di inquinare l’ecosistema o di essere poco funzionali per strutturare e fruire correttamente l’ambiente. Qui entra in gioco la bioedilizia, un approccio nuovo all’edilizia che si sta diffondendo a macchia d’olio.
Cos’è la bioedilizia?
Il termine bioedilizia indica un insieme di modalità di progettazione, costruzione e gestione di un edificio. Questa pratica è finalizzata a preservare l’ambiente, a ridurre l’impatto negativo su di esso e a garantire costi accessibili agli utenti fruitori, senza con ciò dover rinunciare alla realizzazione di strutture moderne. La bioedilizia non si occupa solo di costruzione da zero, dato che uno degli aspetti su cui è sempre più importante puntare e che lungamente è stato sottovalutato, è proprio quello della ristrutturazione e della conversione di elementi edilizi preesistenti in strutture ecologiche e sostenibili. Centrale è allora l’utilizzo (e la costante manutenzione) di impianti che fanno uso di energie pulite e che sono costruiti con materiali e tecniche eco-friendly, in modo da abbassare anche l’inquinamento in fase produttivo.
Oggi, sempre più aziende comprendono la necessità di un approccio all’edilizia differente da quello tradizionale. Ecco perché si impegnano attivamente a promuovere la sostenibilità ambientale nei loro servizi. Un esempio è la KADEF Service, che si pone come obiettivo centrale – in ogni fase dei lavori edilizi, dalla progettazione alla manutenzione – proprio l’ecosostenibilità. L’azienda mira a integrare tutti i principi della bioedilizia nei propri progetti, sfruttando materiali rinnovabili e implementando soluzioni innovative sia in fase di costruzione, che durante la quotidianità dei futuri occupanti degli edifici. Aziende come KADEF Service forniscono dunque un’azione a tutto tondo per l’uomo: non solo realizzare edifici innovativi e sostenibili, ma anche migliorare il benessere immediato delle persone, sia a livello di organizzazione spaziale che di utilizzo di materiali naturali.
I principi cardine della bioedilizia
Questo approccio all’edilizia cerca di comprendere come poter mettere le tecnologie moderne ed ecosostenibili al servizio delle necessità delle persone. Per riuscire in questo obiettivo, si cerca di rispettare i seguenti principi fondamentali:
- la compatibilità delle strutture ai vincoli geografici e del terreno, nonché la preservazione di quest’ultimo;
- l’utilizzo di materiali e risorse naturali rinnovabili (tra cui legno, argilla, pietra, fibre di canapa);
- lo sfruttamento di fonti di energia rinnovabili e di impianti ecosostenibili (come i pannelli solari, i sistemi di raccolta e riutilizzo di acqua piovana), per garantire prestazioni energetiche ottimali;
- la progettazione funzionale degli spazi architettonici, in modo da ottimizzare anche la disponibilità della luce solare e della ventilazione naturale;
- il benessere termico, acustico, visivo concreto degli occupanti degli edifici.
In base ai principi elencati, è evidente come la bioedilizia sia importante non solo per ridurre l’impatto ambientale e migliorare l’efficienza energetica, ma principalmente sia un’opzione valida per ottenere dei benefici tangibili e immediati per gli abitanti degli edifici stessi. Gli ambienti che rispettano i principi precedenti, infatti, tendono a essere pi salubri e confortevoli, grazie all’uso di materiali naturali che migliorano la qualità dell’aria interna e alla progettazione architettonica che favorisce la luce naturale, la ventilazione e l’isolamento termico. Questi aspetti si integrano inevitabilmente con risparmi significativi sui costi energetici nel lungo termine.
Perché optare per la bioedilizia?
Mentre l’animale è naturalmente programmato (grazie all’istinto) per coesistere armonicamente con la natura, l’uomo deve costruire questo equilibrio, senza dover rinunciare alle frontiere della tecnologia. Il concetto latino di “Homo Faber” (che sempre più sta sostituendo quello di “Homo Sapiens”), ovvero di uomo come artefice e “fabbricante” della realtà che lo circonda, è ormai entrato nell’immaginario comune. Compresa la manipolabilità della realtà, è giunto allora il momento di applicare la tecnica – intesa come una sorta di razionalità strumentale – anche in vista di un equilibrio tra l’uomo moderno e la natura. A tal proposito si parla sempre più spesso di nuove filosofie energetiche “green”, di materiali riciclabili, di costruzioni a impatto zero, che è necessario comprendere come applicare nel concreto.
A fronte di quanto detto precedentemente, è chiaro come la bioedilizia sia una delle possibili risposte a queste necessità contemporanee. Essa va oltre la semplice costruzione/manutenzione di edifici, dato che promuove una visione olistica della sostenibilità, integrando considerazioni sociali, economiche e ambientali. Queto approccio si configura quindi come un passo importante per la costruzione di un futuro sostenibile, senza rinunciare alle innovazioni tecnologiche, ma anzi mettendole al servizio delle necessità umane.