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La classificazione delle funi metalliche

DiVittorio Traetti

Ago 8, 2013

Se capita di doversi recare in un negozio – solitamente una ferramenta – per acquistare, da profani, una certa quantità di fune metallica, senza disporre delle competenze specifiche di chi ne fa uso, magari quotidianamente, in campo professionale e industriale, è possibile rimanere confusi dai particolari termini che vengono solitamente usati per classificare le funi metalliche stesse, e che possono risultare abbastanza misteriosi per il principiante e confonderlo: il rischio è quello di finire col comprare una corda di questo genere in base a valutazioni errate o quantomeno imperfette, il che può rivelarsi deleterio per il lavoro da svolgere. Ecco perciò qualche dritta che può rivelarsi davvero utile:

Una fune metallica può essere, innanzitutto, destrorsa o sinistrorsa. Questo non si riferisce naturalmente alla mano preferita di chi la userà, bensì ad una caratteristica intrinseca della fune stessa, ossia la direzione – appunto, destra o sinistra – in cui sono orientati gli avvolgimenti dei cavi metallici intorno all’anima della fune stessa. Com’è naturale, questi girano verso destra in una fune destrorsa, e nella direzione opposta in una sinistrorsa.

Ma una corda metallica può anche essere classificata come regolare o inversa; e questi due termini si riferiscono sempre all’avvolgimento, ma stavolta dei cavi interni rispetto alle fibre esterne. Sotto questo profilo, la distinzione è semplice: nelle corde regolari i due avvolgimenti sono in direzioni opposte l’uno all’altro, in quelle inverse seguono invece la stessa direzione. Solitamente, nelle ferramenta, si trovano funi metalliche Destrorse Regolari, che sono il modello più comune.

Vi sono poi, nei codici identificativi, delle sigle derivanti dalla lingua inglese, che hanno a che vedere con la resistenza specifica del materiale utilizzato. Una corda IPS è composta di Improved Plowed Steel, che è l’acciaio base usato in questo settore. Una corda EIPS è invece fatta di Extra Improved Plowed Steel, il che la rende circa del 10% più resistente del modello base, e una corda EEIPS è infine, prevedibilmente, composta di Extra Extra Improved Plowed Steel, per un ulteriore 10% di incremento nella resistenza del prodotto finito.

Ultima considerazione di cui tener conto, la finitura del cavo, che dipende strettamente dall’utilizzo che ne faremo, e l’anima, se in fibra o in acciaio, la cui scelta dipende da quanto ci occorre che la corda sia flessibile per farne l’uso migliore.

Di Vittorio Traetti

Sono uno scrittore con un amore per la lingua inglese. Scrivo per lavoro, divertimento e talvolta solo perché ho bisogno di espellere i miei pensieri sulla pagina.